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Gli Anelli del Potere 1×01 – L’ombra del passato

Ott 12, 2022
Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere - Stagione 1 - Episodio 1

Trama

La serie esordisce presentando il personaggio di Galadriel, in un ricordo ambientato nella terra di Valinor, dove l’elfa, ancora bambina, costruisce una barchetta di carta per farla navigare sul fiume. Gli altri bambini elfi, però, si divertono a lanciare sassi su di essa, riuscendo ad affondarla, e Galadriel si volge ad affrontarli (rivelando il suo carattere combattivo, che verrà ben rappresentato nel prosieguo della serie), ma viene fermata da suo fratello maggiore, Finrod. Durante il dialogo che ne consegue quest’ultimo rivela a Galadriel un segreto, su come distinguere la luce dall’oscurità.

La narrazione (effettuata dalla voce di Galadriel stessa) prosegue esponendo gli eventi accaduti alla fine della prima era, con la grande guerra per combattere l’esercito di orchi asserviti a Morgoth, l’Oscuro Signore, guerra che fece conoscere agli elfi per la prima volta nella loro storia il significato della parola morte (contrariamente alle altre razze, gli elfi potevano teoricamente ambire ad una vita eterna, a patto di non essere vittime di morte violenta). La sconfitta di Morgoth non portò la fine del male sulla Terra di Mezzo, in quanto il suo posto fu preso dal proprio apprendista, lo stregone Sauron, che si mise a capo degli orchi causando atroci sofferenze ad elfi, nani e uomini. Durante questi eventi Finrod partì all’inseguimento di Sauron, tentando di porre fine alle sue malefatte, ma fu quest’ultimo a prevalere e ad uccidere il fratello di Galadriel, marchiandolo poi con un oscuro simbolo che nessuno era in grado di decifrare.

Galadriel prese quindi il posto del fratello facendo proprio il suo voto, ed iniziò ad inseguire Sauron fino ai confini del mondo conosciuto, seguendone le tracce per secoli. La narrazione di Galadriel termina e ritroviamo l’elfa, al comando di una compagnia, mentre raggiunge una vecchia roccaforte posta nell’estremo nord, trovandovi un simbolo (inciso da molto tempo) identico a quello impresso sul corpo di suo fratello ed anche un enorme troll di montagna; la creatura attacca il gruppo e viene quindi sconfitta, con non poca fatica.
Al termine della battaglia Galadriel ordina di proseguire ancora più a nord seguendo la traccia appena rinvenuta, ma il resto della compagnia decide di disobbedire agli ordini e di far ritorno a Lindon, capitale del regno degli elfi.

Un rapido cambio di scena conduce alle terre selvagge del Rhovanion, dove viene introdotta la storia di una tribù di pelopiedi, una razza di hobbit ancora non stanziali (cosa che li caratterizzerà nel Signore degli Anelli), ma abituati invece a spostarsi continuamente portandosi appresso i loro carri-abitazione, molto abili nel camuffarsi con l’ambiente circostante e molto restii ad aprirsi al mondo esterno.
Tra di essi si distinguono i personaggi di Sadoc Rintanati, il capotribù che è in grado di interpretare i segni provenienti dal cielo e di Elanor “Nori” Brandipiede, una giovane dal carattere ribelle che vorrebbe, contrariamente agli altri pelopiedi, conoscere molto di più riguardo al mondo che la circonda.

Nel frattempo a Lindon compare sulla scena il personaggio di Elrond, araldo del re Gil-Galad, che incontra l’amica Galadriel rientrata, suo malgrado, dopo l’ammutinamento della propria compagnia. I due hanno una iniziale breve conversazione con l’elfa che chiede all’amico di farle ottenere una udienza presso il re, per richiedere una nuova squadra e poter proseguire la caccia a Sauron. In tutta risposta, però, Elrond le dice di attendere l’imminente cerimonia, in cui il re celebrerà i successi di Galadriel e del suo gruppo, rimandando le richieste ad un momento successivo.

Durante la cerimonia il re, che contrariamente a Galadriel sembra essere convinto della definitiva scomparsa di Sauron, decide di ricompensare lei ed il suo gruppo con l’onore del ritorno a casa, nelle terre immortali di Valinor, da dove la sua razza proviene. Dopo la cerimonia Elrond e Galadriel proseguono l’animata discussione di fronte alla statua di Finrod, con l’elfa che ribadisce la sua convinzione di dover continuare la ricerca di Sauron, mentre l’amico tenta di dissuaderla e convincerla ad accettare il dono che le è stato fatto dal re e che, oltretutto, non è stato mai precedentemente rifiutato da nessun’elfo.

Un nuovo cambio di scena conduce alle terre del sud, più precisamente al villaggio degli uomini denominato Tirharhad, sorvegliato da decenni da una guarnigione di elfi di stanza nella vicina torre di Ostirith, dal momento che gli uomini del sud in passato si erano dimostrati fedeli a Morgoth, e devono quindi essere controllati anche dopo tanti anni.
Tra gli elfi vi è Arondir, che è da tempo segretamente innamorato della guaritrice Bronwyn, la quale vive nel villaggio assieme al figlio Theo. Gli eventi giungono ad una svolta quando arriva alla guarnigione un messaggio proveniente dall’alto re degli elfi, che annuncia la fine della guerra e l’ordine di rientrare a Lindon, abbandonando le terre del sud.
Arondir si mostra inquieto per la decisione e corre da Bronwyn, proprio nel momento in cui un’allevatore giunge a casa della guaritrice, chiedendole di curare la propria mucca, che presenta una strana malattia. La guaritrice e l’elfo scoprono che la mucca si era recata al pascolo verso est, e che quindi qualcosa di oscuro deve essere in atto in quelle zone, decidendo immediatamente di partire per scoprire la verità sulla questione. Nel frattempo Theo mostra ad un amico un’antica reliquia che ha scoperto essere nascosta nel fienile: l’elsa di una spada dall’aspetto sinistro, con inciso il segno di Sauron.

Nel finale dell’episodio Galadriel è quasi giunta al passaggio per Valinor, quando pochi attimi prima di essere avvolta dalla grande luce che rappresenta l’ingresso delle terre immortali si rammenta del segreto confidatole da suo fratello molti anni prima: “non si può sapere quale luce seguire fino a che non si è toccata l’oscurità”. L’elfa decide dunque di non proseguire, abbandonando la nave e lanciandosi in acqua con l’intento di tornare a nuoto verso la Terra di Mezzo.

Nel frattempo a Lindon il re Gil-Galad conversa con Elrond, spiegandogli come la decisione di lasciar partire Galadriel sia stata la cosa migliore, sia per lei stessa che per tutta la Terra di Mezzo, in quanto avrebbe potuto essa stessa alimentare involontariamente lo stesso male che intendeva combattere. Il re propone poi al proprio araldo un nuovo compito, da svolgersi sotto la guida del leggendario fabbro degli elfi, Celebrimbor.

Arondir e Bronwyn sono giunti in vista del villaggio di Hordern, che trovano però in fiamme; nello stesso istante un meteorite attraversa il cielo, comparendo in tutte le scene che coinvolgono i personaggi nei vari angoli della terra di mezzo, finendo quindi per schiantarsi al suolo a poca distanza dalla carovana dei pelopiedi. Nori, spinta dalla sua inarrestabile curiosità, si avvicina al cratere generato dal meteorite e vi scorge all’interno una misteriosa creatura dalle sembianze umane.


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