L’episodio inizia in Germania, a Ulma (regione del Baden-Wurttemberg), nell’estate del 1895. All’interno di una casa un uomo sta leggendo la pagella del figlio, dalla quale può constatare i numerosi voti negativi e la conseguente bocciatura. Il ragazzo cerca di dare spiegazioni e assicura al padre di riuscire a recuperare l’anno perso, ma l’uomo, visibilmente alterato, non lo lascia parlare e gli comunica che il suo percorso scolastico è finito e l’anno successivo lo porterà con lui a Pavia, a lavorare come operaio nella sua fabbrica.
Ci spostiamo nel 1989, proprio a Pavia. Massimo Pezzali sta raggiungendo in motorino la sua scuola, per vedere i quadri di fine anno, sperando di non essere stato bocciato. Arrivato davanti ai cartelloni, purtroppo Massimo non può fare altro che constatare la sua bocciatura e, avvilito, nella sua mente si concretizzano i tre motivi per cui farsi bocciare sarebbe stata la cosa più negativa che potesse esistere: per prima cosa aveva fallito nello studio, poi avrebbe perso tutti i suoi compagni di classe e, ultimo e più importante, il padre lo avrebbe fatto lavorare con lui tutta l’estate, compresi i funerali (i genitori di Massimo hanno un negozio di fiori). Un ulteriore motivo di sconforto è che Massimo non potrà andare in vacanza a Lignano Sabbiadoro con il suo migliore amico Cisco, come avevano progettato; Cisco ci rimane altrettanto male, soprattutto perché si rende conto che dovrà portare con sé un altro amico che ritiene un po’ sfigato.
La spiegazione che Massimo trova per essere stato bocciato è l’aver fatto la conoscenza di un determinato genere musicale: il punk rock, che ha catalizzato tutto il suo ultimo anno di scuola, trovando nuovi amici, andando ai concerti ed ascoltando in continuazione Sex Pistols, Ramones e Clash, invece di studiare. La colpa della sua bocciatura però l’ha data anche ad un ragazzo, un certo Raffaele detto Lello, uno spirito libero e un po’ hippie che un anno prima invece di andare in Marocco, sbagliando strada, si ferma in un campeggio a Cesenatico, dove fa la conoscenza di Marisa e, dopo una notte di sesso, la mette incinta; il ragazzo si deve quindi trovare un lavoro e vendere il furgoncino con cui voleva andare in Marocco, furgoncino che compra Sergio, il papà di Massimo. Proprio il giorno dell’acquisto, Massimo trova nell’autoradio una cassetta che Lello ha dimenticato e scopre questo genere musicale che gli cambierà la vita.
Intanto Massimo continua a farsi tutti i funerali come punizione ed è sempre più frustrato, specialmente quando al termine di una funzione si vede arrivare Cisco che sta partendo per Lignano Sabbiadoro con l’altro comune amico, soprannominato Nemorino; i due cercano di convincerlo a partire con loro, ma Massimo rifiuta l’invito, non immaginandosi quello che gli sarebbe successo nel resto di quell’estate.
Ad un funerale Massimo conosce Silvia, ragazza di origine greca, famosa per essere la più sognata da tutti i ragazzi di Pavia. Naturalmente anche per Massimo è la ragazza più bella e desiderata del mondo e, mentre fanno due chiacchiere, risulta abbastanza impacciato e racconta un po’ di cavolate, tra le quali quella di essere un musicista; con sua piacevole sorpresa è la ragazza a chiedergli di uscire la sera stessa (perché non voleva rimanere a casa con la madre): Massimo per Silvia era l’unica soluzione perché in estate Pavia è una desolazione.
Massimo all’inizio porta Silvia in un pub, dove le fa conoscere le birre scure che lei sembra gradire, poi continuano la serata all’argine, dove continuano a parlare e Silvia sposta il discorso sulla musica, chiedendogli alla fine se fosse in grado di scrivere una canzone per lei; Massimo, pur sapendo di non esserne in grado, le risponde di si, che gliel’avrebbe scritta. Successivamente Silvia chiede a Massimo perché sia stato bocciato e lui le racconta tutta la sua teoria che ha inizio con Raffaele detto Lello, teoria che non aveva mai raccontato a nessuno, nemmeno a Cisco. Massimo avrebbe continuato per ore a parlare, ma Silvia ad un certo punto lo bacia, i due continuano a baciarsi sull’argine del Ticino, facendo diventare quella la notte più bella della vita di Massimo.
Silvia il giorno dopo deve partire per le vacanze a Palinuro, quindi dopo averla accompagnata a casa, Massimo le chiede quando pensa di tornare e, con una scusa, il nome del villaggio, mentre Silvia insiste ancora con la canzone che il ragazzo deve scrivere per lei, ricordandogli che appena tornata la vorrà sentire. Tornando a casa con il motorino Massimo comincia a farsi delle domande: non sa se stanno insieme oppure no, non si spiega perché la ragazza davanti casa lo ha ringraziato perché quella sera non sapeva proprio con chi uscire e soprattutto dove sia Palinuro; dopo tutte queste domande senza risposta, Massimo comincia a concentrarsi sulla canzone che deve scrivere per Silvia.
Per iniziare telefona a Cisco e gli chiede di prestargli la chitarra elettrica del fratello, che adesso non usa perché sta facendo il militare e, dopo averla ottenuta, cerca di imparare a suonarla da autodidatta; Massimo si esercita a tutte le ore del giorno e della notte, facendo impazzire i genitori, fino a quando il padre, veramente esasperato, gli propone di andare a suonare nella loro tavernetta, chiedendogli in cambio di fare tutte le mattine le consegne per il negozio.
Massimo accetta la proposta del padre e inizia a sgomberare la tavernetta, intanto continua a suonare la chitarra e a fare consegne e funerali. Una mattina, prima di partire per una consegna, i genitori lo informano di averlo iscritto ad un altro liceo, il Taramelli, perché più rispettabile e perché a sua madre non piacciono le cattive amicizie che si è fatto al liceo Copernico. Massimo ancora più avvilito e con la paura di rimanere da solo, si avvia a fare l’ennesima consegna di rose rosse ad una giovane avvocatessa, Maria De Filippi.
Essendo gli omaggi floreali da parte di questo spasimante (il famoso Maurizio Costanzo) molto numerosi, Massimo e Maria sono diventati amici; ognuno conosce la vita e i problemi dell’altro, cercando di aiutarsi con consigli reciproci. Proprio dopo aver capito che Massimo ha del talento e dopo aver scoperto che con la chitarra non sta andando per niente bene, Maria gli consegna una videocassetta, convinta che possa aiutarlo, in quanto è la cassetta di un gruppo americano (gli N.W.A., un gruppo hip hop molto apprezzato negli anni ottanta) in cui nessun componente suona uno strumento.
Dopo aver visto quella videocassetta a Massimo si apre un nuovo mondo dove gli strumenti musicali non servono più, fatto di Public Enemy, Beastie Boys e naturalmente N.W.A. e capisce che può fare musica in un altro modo. Dopo una telefonata a Silvia nel suo villaggio turistico a Palinuro, dove cadono quasi tutte le sue speranze di mettersi con lei, Massimo comunque si chiude nella tavernetta e conclude la canzone, forse con un testo un po’ diverso da quello che pensava all’inizio. Finita la canzone il ragazzo si accorge che è finita anche l’estate ed infatti riceve la visita di Cisco, tornato dalle vacanze. Mentre l’amico racconta a Massimo le sue avventure in discoteca, lui gli fa vedere la cassetta dove ha registrato la canzone per Silvia, ma Cisco non la vuole sentire e cerca in tutti i modi di scoraggiare l’amico a fare dei pensieri sulla ragazza, considerandola una presuntuosa a cui tutti vanno dietro; infine informa Massimo che anche lei frequenta il Taramelli e quindi non può fare figuracce.
Massimo non vuole credere a ciò che gli ha detto Cisco ed è convinto che quella sera all’argine anche Silvia avesse provato qualcosa, quindi il primo giorno di scuola ha intenzione di darle la cassetta con la canzone; mentre si sta avvicinando alla ragazza, viene anticipato da un certo Alessandro, diplomato l’anno prima, più volte rappresentante di istituto e mister liceo. I due parlano un po’ e, appena il ragazzo se ne va, Massimo raggiunge Silvia; lei lo saluta abbastanza velocemente perché deve entrare che si è fatto tardi, ma prima di farlo chiarisce che per lei in quella sera in cui si sono visti non c’è stato nulla e gli chiede se anche per lui è lo stesso; Massimo le risponde di sì, pur provando sentimenti totalmente diversi.
Le immagini tornano a Pavia alla fine del 1800 con il ragazzo dell’inizio episodio seduto sull’argine del fiume, che fissa una foglia cadere da un albero e improvvisamente si alza e corre via.
Contemporaneamente si vede Massimo che cammina nel corridoio della scuola, arrivando in classe in ritardo, come gli fa notare la professoressa, che lo fa sedere in prima fila.
Con un cambio di scena si torna a fine ‘800, dove il giovane si dirige verso casa, entusiasta per aver fatto una scoperta che rivoluzionerà la scienza finora conosciuta; dopo averlo raccontato al padre, questi non comprende le parole del figlio, continuando a ritenerlo la più grossa delusione della sua vita e un disonore per la famiglia: il ragazzo era Albert Einstein.
Massimo si va a sedere e fa la conoscenza del suo compagno di banco, Mauro Repetto, che subito dopo essersi presentato gli suggerisce di farsi chiamare Max, perché suona meglio, ma il ragazzo preferisce il suo nome.
Quando tutto sembra perduto accadono cose straordinarie che possono cambiare la vita, anche se non tutti se ne accorgono subito, è quello che è successo a Massimo e Mauro.