L’episodio inizia con il video della recita di Natale di Mauro nel 1978, dove lui interpretava un albero (o meglio, una palma), poi si continua con un servizio fotografico fatto sempre da Mauro da più grande, successivamente si passa ai colloqui tra professori e genitori ed infine lo si vede giocare una partita di calcio, dove dopo aver dribblato un paio di avversari, al momento di andare a segno tira alto sopra la traversa. In tutte queste scene, sia i tipi del servizio fotografico, sia la professoressa ed anche l’allenatore sono tutti concordi nell’affermare che Mauro è bravo, è forte ma gli manca sempre qualcosa, uno slancio per spiccare il volo, per emergere.
Mauro è molto frustrato perché anche lui si rende conto che gli manca qualcosa, ma non si vuole arrendere alla mediocrità ed è convinto che prima o poi troverà il suo talento.
Finalmente il giorno in cui Mauro scopre qual è la sua inclinazione arriva. Una sera, in macchina con la madre che è appena venuta a prenderlo agli allenamenti di calcio (un’ulteriore frustrazione di Mauro è non avere il motorino, cosa che gli crea un sacco di umiliazioni ed il ragazzo non perde occasione per lamentarsi con i suoi genitori per questo), la donna dice al figlio che si devono fermare in un negozio di elettrodomestici per comprare una cucina a gas. Mentre Mauro si annoia aspettando la madre, il suo sguardo viene rapito da una consolle da dj, completa di mixer e due piatti; il commesso (che altri non è che Raffele detto Lello), vedendolo interessato comincia a spiegargli come funziona, precisando che se uno vuole fare il dj non può non avere quella consolle, paragonandola ad una Ferrari. In quel momento Mauro si rende conto di quale sia il suo talento: la musica, e che per farla deve avere assolutamente quella strumentazione. L’entusiasmo di Mauro però viene smorzato quando il commesso gli dice il prezzo, per lui assolutamente proibitivo, anche se in promozione fino a settembre. Non avendo intenzione di mollare, Mauro, dopo aver visto un’inserzione sul giornale, decide di lavorare durante quell’estate come animatore turistico in un villaggio a Villasimius, in Sardegna; dopo due mesi di lavoro il ragazzo ottiene i soldi per realizzare il suo sogno.
La scena si sposta al primo giorno di scuola, dove Massimo e Mauro vengono ripresi dalla professoressa di matematica mentre parlano di musica, in seguito ad una domanda di Mauro al compagno.
All’uscita dalla scuola, Mauro raggiunge Massimo e gli chiede un passaggio a casa con il suo motorino, inventando anche un sacco di bugie: che lui è un dj e che ha avuto un problema con la sua moto, per questo motivo è rimasto a piedi. Massimo è un po’ titubante, non vuole risultare antipatico, ma non avrebbe nessuna intenzione di dare un passaggio a quel ragazzo che conosce appena; Mauro però è così insistente che alla fine si siede dietro e i due partono. Massimo non poteva rendersi conto che quella sarebbe stata la giornata più importante della sua vita.
Mauro però anche questa volta non è stato sincero con Massimo, infatti non si è fatto accompagnare a casa, ma fuori Pavia, in una discoteca, dove spera di incontrare un famoso dj americano, David Gozzard e fargli avere il suo mixtape, convinto che Gozzard riconoscerà il suo talento e gli spalancherà le porte dello show-business. Passati tre quarti d’ora in motorino, con Massimo alquanto alterato e preoccupato per quello che penserà sua madre non vedendolo arrivare per pranzo, i due ragazzi arrivano alla discoteca e scoprono che il dj non si trova lì, ma al Palace Hotel di Pavia. Tornati al motorino, Massimo espone le sue perplessità al nuovo amico, spiegandogli che per lui il modo giusto per avere successo è partire dalla gavetta, ma per Mauro solo i mediocri partono dalla gavetta e, sempre più convinto di voler incontrare Gozzard, costringe Massimo ad accompagnarlo all’Hotel invece di tornare a casa.
Arrivati al Palace Hotel l’addetto alla reception non risponde a nessuna delle domande che gli pone Mauro su Gozzard, ma ad un certo punto Massimo chiama l’amico indicando il dj che si trovava proprio nel bar della hall; a questo punto Mauro ci va a parlare (dopo averlo chiesto a Massimo che però si rifiuta categoricamente) e, tornando subito dopo, riferisce a Massimo che il dj è stato molto disponibile e gentile, li ha invitati la sera stessa al locale dove ascolterà la cassetta, ma forse lo ha scambiato per un’altra persona perché si è raccomandato di portargli la cocaina. Quest’ultima affermazione lascia Massimo di stucco, ma Mauro cerca di rassicurarlo, garantendo che trovare la cocaina non sarà un problema; infine Mauro si fa invitare a pranzo a casa dell’amico, coprendo di complimenti per il cibo la mamma di Massimo e conquistandola all’istante per la sua educazione e gentilezza. In seguito Massimo porta Mauro nella tavernetta e, dopo essersi fatti apprezzamenti a vicenda, Mauro per il posto e Massimo per la presunta attività di dj di Mauro, quest’ultimo lo informa che dopo un giro di telefonate (fatte da casa dell’amico) è riuscito a sapere che forse possono trovare qualcosa al parco dei Santi Cosma e Damiano, a 10 km di distanza: anche questa volta Massimo vorrebbe tirarsi indietro, ma Mauro riesce a convincerlo ad accompagnarlo.
Mentre i due amici stando andando in motorino verso il parco comincia a diluviare e, naturalmente, arrivati a destinazione trovano il parchetto vuoto; Massimo insiste per tornare a casa, ma Mauro si mette in testa di setacciare tutto il paesino per scovare gli spacciatori. Quando Massimo fa constatare all’amico con quali soldi potrebbero pagare la cocaina se anche dovessero trovarla, Mauro è costretto a mollare, però a sua volta fa notare a Massimo che si arrende subito e gli chiede se fa sempre così; la domanda rimane senza risposta.
Dopo aver aiutato il padre in negozio, a Massimo viene un’idea per accontentare Gozzard, quindi telefona a Mauro (anche perché non vuole passare da quello che si arrende subito) e i due ragazzi si ritrovano all’argine muniti di torcia e trasportino per animali. Massimo spiega all’amico di aver letto nell’enciclopedia che delle popolazioni dell’America meridionale per sballarsi leccano il dorso dei rospi; in questo modo Gozzard potrebbe avere l’effetto della cocaina senza avere materialmente la sostanza. Quasi subito ai due ragazzi vengono parecchi dubbi su questa strana idea proposta da Massimo e decidono di non metterla più in atto, cominciando a fare due chiacchiere. Mauro si scusa con l’amico (che lui continua a chiamare Max) per averlo trascinato in giro tutto il pomeriggio e poi i due ragazzi ammettono di aver fallito e che il sogno di entrambi di sfondare nella musica non si potrà avverare. Massimo confida a Mauro di aver scritto anche una mezza canzone, che però per lui è venuta veramente un disastro; dato che la cassetta con la canzone è nel walkman nello zaino di Massimo, Mauro insiste per volerla sentire, e mentre Massimo vergognandosi aspetta un parere, Mauro spiazza l’amico dicendogli che è bellissima e che soprattutto non deve smettere di scrivere.
A questo punto, essendo anche molto tardi, decidono di andare a casa, ma vedono vicino a loro un rospo e decidono di provare a catturarlo; questa volta ci riescono e così partono verso la discoteca dove si è esibito il famoso dj. Arrivati, non hanno molta difficoltà per entrare, in quanto la serata è finita e quindi, dopo un attimo di sconforto, i due amici decidono di andare a cercare Gozzard nel suo camerino. Qui lo trovano mentre sta imprecando al telefono e, sulla porta, questa volta è Mauro ad avere dei dubbi mentre Massimo cerca di spronare l’amico a fargli sentire il suo mixtape. Dopo essere entrati nel camerino il dj, che non si ricorda affatto di aver incontrato Mauro nel pomeriggio, chiede loro chi siano e perché hanno un gatto; dopo che Massimo gli spiega che non si tratta di un gatto ma di una rana, Gozzard si gira dicendo di aver bisogno di cocaina, disinteressandosi dei due ragazzi. A questo punto Massimo spinge Mauro a far sentire il suo mixtape al dj, ma l’amico realizza che se avesse fatto sentire la sua cassetta Gozzard gli avrebbe detto (come tante persone che aveva incontrato nella sua vita) che non era male, ma che mancava qualcosa; di conseguenza decide di fargli ascoltare la canzone di Massimo. Il dj, un po’ scocciato, l’ascolta e alla fine dice ai due ragazzi che è buona, che ci trova qualcosa di interessante, ma che devono lavorare sulla strumentazione perché per fare i professionisti hanno bisogno di strumenti da professionisti; infine, quando Mauro e Massimo sono ormai sulla porta, dice loro anche che dovrebbero suonare insieme.
Tornati a Pavia i due amici passano all’argine a liberare il rospo, poi Massimo accompagna Mauro a casa, ed essendosi fatta quasi l’alba si salutano dicendo che entrambi si sono divertiti molto in quella giornata e che si sarebbero visti di lì a poco a scuola; andando verso casa Mauro finalmente capisce che quella cosa che gli è mancata per tutta la vita era proprio il suo nuovo amico Massimo.
Quella mattina poi a scuola Mauro non c’è e quando Massimo torna a casa la madre lo informa che il suo nuovo amico è di sotto in tavernetta; Mauro non è andato a scuola perché quella mattina l’ha passata nel negozio di elettrodomestici dove ha dato indietro la sua console da dj e ha comprato un computer ed un campionatore per fare musica. Appena si incontrano i due ragazzi ammettono reciprocamente che devono fare musica insieme e cominciano subito a darsi da fare con i nuovi strumenti.
Alla fine dell’episodio vediamo Max e Mauro salire sul palco del Festivalbar del 1993, manifestazione che quell’anno vinsero; prima di salire Max chiede a Mauro se gli ha mai detto che è il suo migliore amico e Mauro gli sorride annuendo.